Le Cachapas sono una specie di pancakes a base di mais fresco in grani, dunque più rustici e corposi rispetto ai pancakes nordamericani.
Attualmente sono considerate tra quei cibi che si classificano come "street-food" e in America Latina vengono vendute e consumate anche per strada, oltre ad essere servite in bar e ristoranti.
Sono una specialità tipica di Venezuela e Colombia e pare che abbiano un’origine molto antica che risalirebbe alle tradizioni gastronomiche dell’America Precolombiana, sebbene la ricetta di oggi sia il risultato di un mix di ingredienti del Vecchio e del Nuovo Mondo.
Le Cachapas sono conosciute e preparate in tutto il Venezuela, ma sembra che inizialmente siano state elaborate nelle regioni centrali del paese per poi estendersi nel resto del territorio e oltre confine.
Leggendo le ricette di questo blog che si riferiscono alla gastronomia Latino-Americana vi starete rendendo conto che il mais è uno degli ingredienti più importanti delle tradizioni culinarie dei Paesi di questo continente e che è un alimento molto ricorrente.
Ovviamente questo dato non stupisce perchè nell’epoca precolombiana era il mais il cereale più importante e consumato in America Latina, cereale che per le società indigene aveva la stessa valenza che il grano per gli Europei.
In epoca precolombiana, per gli indigeni il mais aveva un valore importantissimo non solo a livello nutrizionale (era il “pane quotidiano”), ma incarnava anche valori religiosi; era cioè un alimento sacro, un dono di dio.
Se riflettiamo sulla valenza simbolica degli alimenti, ci rendiamo conto che anche per noi è così: il grano in Europa sta alla base del nostro “pane quotidiano”, ma è anche un alimento “sacro” perchè è l’ingrediente con il quale si fanno le ostie, che per la religione cattolica rappresenta il Corpo di Cristo.
A seguito della colonizzazione europea in America Latina sono nati molti sincretismi religiosi che ancor oggi sono l’espressione e la sovrapposizione di credenze e manifestazioni socio-culturali di stampo europeo e indigeno.
Rimanendo in tema, dovete sapere che tutt’oggi nelle zone rurali del centro del Venezuela (dove cioè pare che siano nate le nostre Cachapas), si festeggia San Isidro Labrador (protettore degli agricoltori) con il rituale della prima semina di mais. Detto in altre parole si onora un santo cattolico attraverso un rituale d’origine indigeno e il medesimo santo viene pure invocato affinchè conceda le piogge utili alla buona raccolta del mais.
Caro lettore, se sei giunto fino a qui significa che ti sei sorbito tutto il “pippone” e di questo ti ringrazio. Mi scuso per essere tanto prolissa e per non rispettare le regole della concisione della scrittura web (questione che per me non rappresenta un problema che non mi faccia dormire la notte!).
Tuttavia penso (a mo’ di giustificazione) che la gastronomia sia diversa dalla Cultura Gastronomica e di questo si tratta: di conoscere e di comprendere la realtà che ci circonda, anche quando siamo a tavola.
La Cultura Gastronomica non può fare a meno di abbracciare anche la storia e la conoscenza ci eleva a persone che degustano, marcando - possibilmente - una differenza dagli altri esseri viventi che semplicemente si nutrono.
Buon appetito e a presto!
Ingredienti (per 4-5 Cachapas):
450 gr. di mais in grani (circa 2 pannocchie di mais ancora tenero)
2 uova
1 cucchiaio di farina (facoltativo)
4 cucchiai di farina di mais precotta (io uso quella di marca Pan che è adatta)
½ bicchiere di latte
1 cucchiaio di zucchero (se non volete che risultino troppo dolci vi consiglio di mettere più sale e meno zucchero perchè il mais di per sè è già dolce).
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di margarina (più un pochino per ungere la padella)
Procedimento:
Sgranare le pannocchie di mais con l’aiuto di un coltello (passare la lama del coltello alla base dei grani di mais attaccati alla pannocchia, foto 1 e 2).
Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore (foto 3), tranne le uova e la margarina (che andranno aggiunte in un secondo momento) e frullare tutto insieme fino ad ottenere una cremina grossolana (foto 4).
Aggiungere nel frullatore anche le uova e la margarina (foto 5) e frullare per altri pochi secondi finchè non si è amalgamato bene il tutto.
Lasciare riposare questo composto per circa 20 minuti in frigo.
Passato questo tempo, scaldare sul fuoco una padella per crepes, ungerla con un pò di margarina e versare due cucchiaiate generose del composto di mais (foto 6).
Spianare il composto con il cucchiaio in maniera da dargli la forma di un pancake (circa 15 cm di diametro, lo spessore a gusto ma ricordatevi che non devono essere troppo sottili, circa un cm di altezza andrà bene).
Attendere qualche secondo che la Cachapa si cuocia (noterete che la circonferenza cambierà colore e consistenza e che sulla superficie inizieranno a formarsi dei buchetti), dopodichè con l’aiuto di una spatola girate la Cachapa per farla cuocere sull’altro lato (foto 7).
Le Cachapas si servono calde e si possono farcire con gli ingredienti che preferite.
Generalmente prima si unge un pò la superficie con del burro (o margarina) e si farciscono con del formaggio fresco, prosciutto, verdure e salse.
Suggerimento: io ho farcito alcune delle mie Cachapas con della mozzarella ed altre con formaggio brie e prosciutto cotto (come vedete nelle foto). Potete utilizzare anche della salsa a base di avocado, come per esempio la Salsa Reina Pepiada, in alternativa la Salsa Diablito, oppure verdure grigliate, formaggi e/o insaccati (salame, speck, prosciutto, prosciutto di tacchino, mortadella, etc..). In America Latina le farciscono anche con intingoli di carne macinata o straccetti di pollo.
In ogni caso nulla vieta che si possano farcire anche in versione dolce con Nutella, marmellata o crema.
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