Spiegare in maniera esaustiva che cosa sia un platano significherebbe per me addentrarmi in un terreno alquanto insidioso, dunque è necessaria una premessa come avviso per i lettori più esigenti: la botanica non è "il mio piatto forte"!!!
Del resto questa sezione del blog non pretende essere un'opera enciclopedica, ma semplicemente un aiuto per chi si mette ai fornelli, ovvero una piccola guida per riuscire a distinguere un ingrediente dall'altro, specialmente quando si tratta di cibi poco conosciuti in Italia.
Non me ne abbiano a male i biologi, ma per me è più semplice distinguere una banana da un platano attraverso la lingua vernacolare, perchè devo ammettere che scientificamente parlando, non saprei da che parte iniziare.
Brevemente, posso dire che tanto le banane come i platani, sono frutti di piante che appartengono al genere delle Musa, che a loro volta appartengono alla famiglia delle Musaceae. Esistono circa 70 specie di Musa e i loro usi sono diversi.
A differenza di quanti possano erroneamente pensare che siano piante di origine americana, le banane e i platani hanno un'origine asiatica e giunsero in America attraverso i primi coloni europei. Anticamente fuorono gli arabi che diffusero la coltivazione di queste piante in Africa e Medio Oriente e prima della scoperta dell'America si coltivavano già nelle Canarie. Secondo le fonti storiche non furono però gli Spagnoli a diffondere le piante in Centro America, bensí i coloni Portoghesi già nel 1502.
Sebbene l'America Latina non sia la terra d'origine di queste specie di piante, pare che sia molto adatta alla loro crescita e proliferazione, infatti oggi la maggior parte di banane e platani che si importano in Europa vengono proprio da Ecuador, Costa Rica e Colombia.
Popolarmente il termine banana si associa al frutto di colore giallo e dal sapore dolce e che misura all'incirca 15-20 cm., mentre il platano si associa ad un frutto verde più lungo (circa 30-35 cm.) e che ha una polpa molto dura e farinosa, è meno dolce e va consumato cotto.
La differenza non corrisponde a nessun criterio genetico e in molti paesi il termine banana o platano sono intercambiabili. Da tutto ciò nasce molta confusione, quindi è bene lasciare chiaro che la distinzione che presento qui tra banane e platani è una distinzione che si fa popolarmente e che ho cercato di riassumere in maniera molto semplificata e che si limita ad alcuni paesi.
In Venezuela ad esempio le banane (gialle) vengono chiamate anche Cambur, proprio per evitare confusioni tra i termini banana/platano.
Tornando alla descrizione del frutto che ho definito "platano" (quindi quello verde e dalla polpa dura e farinosa), in genere ormai si trova in vendita in tutti i supermercati e le frutterie italiane. E' un frutto che si consuma esclusivamente cotto (fritto, al forno, bollito) dato che il suo sapore da crudo non è particolarmente gradevole.
A differenza della banana, la buccia del platano è molto più dura e aderisce notevolmente alla polpa, quindi vi consiglio di sbucciarlo con un coltello e stando attenti a separare bene polpa e buccia.
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